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Perizia per Credito d'imposta Transizione 4.0 del 2024
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Transizione 4.0 è un piano nazionale di impresa che permette alle aziende di innovarle per la cosiddetta "quarta rivoluzione industriale", mediante alcune azioni di sostenibilità come le ex Iper e Super Ammortamento o i recenti Crediti di Imposta.

In questo articolo vogliamo però illustrare gli incentivi aggiornati al 2024, rappresentati dal Piano Nazionale Transizione 4.0, che permette alle imprese la possibilità di investire in beni strumentali (materiali ed immateriali) e trasformare tecnologicamente il processo produttivo.

Con la manovra finanziaria per il 2021 che proroga fino al 31/12/2025 la possibilità di beneficiare del credito per l'acquisto di beni strumentali, si sono ridefiniti i parametri degli incentivi fiscali collegati al Piano Nazionale Transizione 4.0 per quanto concerne investimenti in beni strumentali, in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e altre attività innovative e in formazione 4.0.

Per essere più precisi sulla scadenza esatta, qualora si eseguisse l'acconto per l'acquisto in misura del 20% entro il 31/12/2025, la consegna dei beni può essere prorogata di ulteriori 6 mesi e quindi fino al 30/06/2026.

Gli obiettivi del piano nazionale sono quelli di stimolare gli investimenti riducendo le tasse alle imprese e dare una certezza sulla stabilità delle agevolazioni nel periodo dal novembre 2020 al dicembre 2025.

Nel 2024 non sono più disponibili la fruizione del credito di imposta sui beni materiali ed immateriali non 4.0 e diversi da quelli elencati negli Allegati A e B.

Di seguito vengono definite le agevolazioni.

Per i Beni strumentali materiali rientranti nel 4.0 definiti nell'Allegato A è riconosciuto un credito d'imposta nella misura di:

  1. 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  2. 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.
  3. 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Per gli investimenti in beni strumentali immateriali 4.0 rientranti nell'Allegato B, è riconosciuto un credito d'imposta nella misura del:

  1. 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro;

Per quanto riguarda le agevolazioni per Ricerca e Sviluppo, Innovazione, Design e Green:

  1. Innovazione tecnologica: 10% e massimale da 2 milioni di euro;
  2. Innovazione tecnologica 4.0 e green: 5% e massimale da 4 milioni di euro;
  3. Design e ideazione estetica: 5% e massimale da 2 milioni di euro.

Tutte le informazioni sono online e consultabili direttamente nel sito web del Ministero dello Sviluppo Economico.


Quando è necessaria la perizia tecnica

Un aspetto importante posto in essere dal legislatore è stato quello dell’apporto tecnologico delle apparecchiature che godono degli incentivi sopra indicati.

Per importi di singoli acquisti superiori a 300.000 euro è necessaria una certificazione sulla verifica della congruità tecnica descritta nell’Allegato A o nell’Allegato B, mediante la stesura di una perizia tecnica asseverata redatta esclusivamente da ingegneri o periti iscritti nei rispettivi albi professionali, oppure ad enti di certificazione accreditati che potranno rilasciare una attestazione di conformità.

Invece per importi inferiori a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione redatta dal rappresentante legale, anche se il Ministero già consigliava per le precedenti agevolazioni di iper e super ammortamento di far redigere la perizia, perché la verifica di conformità ed il parere tecnico sono ovviamente fattori importanti di valutazione per innovare tecnologicamente una impresa e valutare tutti gli aspetti per ricevere l’agevolazione richiesta.

La perizia così come prevista nel bando descrive non solo l’attestazione dei requisiti tecnici imposti nell’Allegato A o B, ma anche i parametri di interconnessione del bene acquistato con la relativa verifica della messa in funzione nel periodo d’imposta descritto nel Bando.

Si fa presente che il professionista incaricato deve essere una persona super-partes rispetto ai produttori e/o fornitori dei beni acquistati che sono oggetto della perizia.

Tutti i dettagli inerenti al Credito d'Imposta sono riportati nella Legge di Bilancio 2023.


L'importanza della consulenza prima dell'acquisto

Le attività da svolgere per un corretto acquisto di un bene tecnologico sono molteplici e con questo articolo si vuole esortare l’imprenditore o il suo rappresentante a rivolgersi ad un professionista prima di comprarlo, al fine di valutare tutti gli aspetti tecnici, di aggiornamento, integrazione con i sistemi attuali, eventuali modifiche software ed hardware da intraprendere per un migliore e fruttuoso utilizzo del nuovo macchinario o sistema informatico.

Per questo motivo è sempre preferibile contattare l’ingegnere prima di aver ordinato o acquistato il bene, così da farsi consigliare al meglio e predisporre per tempo di tutte le informazioni tecniche utili per avere accesso alle agevolazioni.

E' pur vero che spesso le aziende acquistano i beni e successivamente su consiglio del proprio commercialista gli propongono di aderire al Credito d'Imposta e quindi predisporre tutta la documentazione contabile e tecnica.

Le attività da svolgere nella perizia iniziano con la consulenza iniziale ed i sopralluoghi, proseguono con uno studio di fattibilità che comprende l'analisi e corrispondenza delle caratteristiche tecniche del bene, fino al riscontro dell’attestazione descritta negli allegati A e B sopra citati, alla verifica di interconnessione, etc.

Terminato il tutto, il professionista potrà redigere la relazione includendo gli opportuni allegati e considerato che non è più necessario il giuramento come per l'iper e super ammortamento (si richiede una perizia tenica semplice) è possibile concludere le attività.



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ultima release: 03-02-2024

Autore: Mirko Tarantelli - consulente informatico e SEO - Data Scientist

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