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Gli svantaggi di un appalto integrato per la progettazione e realizzazione degli impianti
Capita spesso di vedere un appalto integrato per la progettazione e realizzazione di impianti elettronici come videosorveglianza, cablaggio strutturato, domotica, etc.. sia in ambito privato che pubblico.
In questo articolo vediamo alcuni degli svantaggi di un appalto integrato e perchè è consigliabile suddividere i bandi per la progettazione da quelli di realizzazione e posa in opera.
Prima di addentrarci nell’argomento è necessario fare una premessa importante, per sottolineare che la progettazione degli impianti elettrici ed elettronici è sempre obbligatoria. In molti bandi capita che non si parli di progettazione, ma solo di realizzazione o posa in opera! E’ un grave errore, nonché il mancato rispetto del D.M. 37/08. Per conoscere quando è necessario rivolgersi a professionisti iscritti ad un albo professionale, si invita alla lettura dell’articolo sulla progettazione degli impianti elettrici ed elettronici.
Alla luce delle recenti modifiche introdotte con l’art. 44 del D.Lgs. 36/2023 sugli appalti integrati e su quando è possibile ricorrervi nei contratti pubblici, con questo testo si vogliono solo evidenziare i vantaggi e svantaggi dell’utilizzo di tale soluzione.
I vantaggi di avere un progettista dedicato
In Italia sono presenti molte ditte impiantiste spesso composte da poche persone che non hanno un ingegnere nel proprio organico. In questo caso se i bandi fossero separati, tali aziende potrebbero partecipare per il lavoro di realizzazione e posa in opera senza essere escluse dagli appalti integrati che richiedono la presenza di tutte le professionalità nel loro interno. Spesso per ovviare all'esclusione si eseguono RTI o similari.
Ma ora veniamo al perchè è preferibile che il progettista e la ditta che esegue i lavori siano soggetti distinti.
In primis può risultare utile rispetto alla scelta dei materiali, dei fornitori, dei brand, etc. Una ditta che nel proprio organico dispone di un ingegnere può ovviamente far promuovere alcuni prodotti a discapito di altri, fermo restando il rispetto per la deontologia e la professionalità che sono capi saldi richiesti al progettista per l’espletamento del suo incarico.
Il motivo più importante secondo lo scrivente sulla scelta di suddividere i due appalti è quello di poter beneficiare di un progetto esecutivo già completo ed approvato dal committente prima della posa in opera, che tiene conto già degli aspetti tecnici e relative criticità valutate in precedenza. A parere dello scrivente non è sufficiente in molti casi che venga approvato il solo progetto di fattibilità tecnico-economico, come descritto negli appalti integrati.
Con un progetto esecutivo è ancora più semplice valutare tutti i costi dell’opera, grazie al computo metrico estimativo che l’ingegnere progettista stila nel proprio incarico. Questo documento contempla sia le attività dettagliate da espletare che i singoli importi, ma anche gli eventuali imprevisti stimati, che con tale modalità saranno sempre meno impattanti rispetto ad una valutazione eseguita mediante un appalto integrato.
Un ultimo aspetto da considerare è quello dove in molti casi le stazioni appaltanti hanno difficoltà nella quantificazione reale del costo dell’opera e del relativo budget da porre a base di gara. Non è raro trovare bandi con importi non congrui che provocano l’assenza di partecipanti a cui seguiranno affidamenti diretti con preventivi stabiliti dal prestatore dell’opera (di norma ben più alti) e non dal committente.
La progettazione e l'obbligatorietà
Se negli ultimi tempi si vedono appalti pubblici integrati che contengono implicitamente la quota parte dedicata alla progettazione, questo non può dirsi negli appalti tra privati, dove spesso il committente, semplice cittadino inconsapevole di tale obbligo, non si avvale di figure tecniche per lavori inerenti agli impianti tecnologici come videosorveglianza, reti LAN, antifurto, domotica, etc..
Occorre comprendere che un impianto LAN o di videosorveglianza rientra tra gli impianti elettronici e necessita nei casi previsti di un professionista iscritto ad albo che redige il progetto. Ma verrà sempre richiesto? Purtroppo no, anzi negli appalti privati il progetto di un impianto elettronico è quasi sempre assente.
Anche nelle stesse abitazioni vale questa regola nei casi in cui le potenze impegnate o la metratura sono tali da richiedere la progettazione di un impianto ad un professionista iscritto ad albo. Questo vale ad esempio se parliamo di potenze impegnate superiori a 6kW, che ad oggi sono sempre più frequenti.
La normativa sull'obbligatorietà di un professionista iscritto ad albo e prevista dal D.M. 37/08 parla chiaro: "impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera b) (che comprendono impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere) relativi agli impianti elettronici in genere quando coesistono con impianti elettrici con obbligo di progettazione".
Quindi se c’è un impianto elettrico con potenza impegnata superiore a 6kW e si esegue ad esempio un impianto di videosorveglianza è obbligatorio il progetto redatto da un professionista ingegnere iscritto ad albo professionale.
E' importante sapere che ci sono anche delle sanzioni che incorrono al committente nel caso di mancata progettazione. Ma la cosa più importante al di là della sanzione è quella inerente alla sicurezza, alla conformità, etc. dove non è possibile prescindere!
Il committente deve pretendere la progettazione, il collaudo e la certificazione di un impianto, fattori imprescindibili per la regola dell’arte e per la qualità di un lavoro.
Un appalto integrato certamente è una semplificazione, ma può alterare alcuni fattori propri della progettazione, della valutazione del budget e tanto altro che non sempre sono in favore della qualità sia in ambito pubblico che privato.
E' vero che spesso la stesura di due bandi specie per le PA risulta essere più difficoltoso ed oneroso, ma tale semplificazione potrebbe pregiudicare in parte anche il risultato ed i costi. Lo stesso ragionamento vale per i privati.
Lo scrivente consiglia di valutare per bene questa tipologia di affidamento al di là delle normative che permettono gli appalti integrati.
Se hai dubbi o domande richiedi una consulenza o uno studio di fattibilità per il tuo impianto. Contattaci tramite il form indicando i tuoi dati, il quesito e riceverai un preventivo senza impegno!
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05-09-2023
Autore: Mirko Tarantelli - Ingegnere delle telecomunicazioni, consulente informatico e SEO
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