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Perizia Giurata per la Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi
La transizione digitale è uno degli investimenti più importanti finanziato dal PNRR, il famoso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che permetterà ad aziende italiane, associazioni ed organizzazioni di innovarsi ed aggiornare le proprie infrastrutture informatiche per competere a livello globale e colmare i gap tecnologici che sono presenti con i Paesi più digitali.
L’incentivo in questione permette di avere un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese sostenute dalle imprese fino a 75.000 euro, con una dotazione finanziaria cospicua e corrispondente a 115 milioni di euro. Tutte le informazioni possono essere consultate direttamente dal sito di Invitalia.
In questo articolo vogliamo focalizzarci su un aspetto richiesto per la rendicontazione delle spese sostenute dalle imprese ed associazioni afferenti agli Organismi Culturali e Creativi che sono composte da realtà del settore moda, musica, audiovisivo, spettacolo, artigianato artistico, editoria, arti visive, etc.
Infatti tra le procedure è richiesta l’esecuzione di una Perizia Giurata da parte di un professionista tecnico iscritto ad albo professionale che abbia competenze nella materia del servizio immateriale acquistato.
Cosa dovrà contenere la Perizia?
Innanzitutto non per tutti i servizi e/o beni acquistati occorre la perizia! In particolare come descritto nell’Art. 7 delle spese ammissibili, la perizia giurata è richiesta per l’acquisto di servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare. In particolare si parla di ogni bene immateriale ad utilità pluriennale (programmi informatici, brevetti, licenze, marchi, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche) che non sia di natura prettamente "commerciale" e pertanto, non acquistabili a listino.
Cosa dovrà contenere la Perizia? Tutte le informazioni necessarie alla quantificazione del costo sostenuto per i beni pluriennali oggetto di finanziamento per attestare la congruità del prezzo pagato.
Detto così può sembrare complesso da valutare, ma grazie alle FAQ aggiornate da Invitalia è possibile comprendere meglio gli argomenti e le attività da periziare.
Al momento della stesura di questo articolo è indicato che la perizia dovrà contenere:
- descrizione che indichi una congruità del prezzo pagato, basato sulla specificità tecniche e tutte le informazioni che possano essere utili al fine di quantificare tale costo;
- curriculum dei soggetti che si occupano della progettazione e realizzazione del contenuto digitale (es. creativi - junior o senior specialist etc.);
- tariffa giornaliera dei soggetti di cui sopra;
- giornate ed ore di lavoro impiegate per la realizzazione del prodotto.
Quando dovrà essere redatta la perizia?
Sempre nelle FAQ è indicato che la perizia dovrà essere redatta in occasione del SAL (Stato Avanzamento Lavori) in cui viene realizzato interamente il bene.
I SAL previsti sono massimo due ed è previsto (se richiesto) anche un anticipo in misura non superiore al 10% da eseguirsi entro 30 giorni dalla sottoscrizione del provvedimento.
Una nota importante è sul costo della perizia, che non può essere inclusa tra le spese ammissibili ma è considerata come una consulenza e pertanto inseribile tra le spese di capitale circolante, che corrispondono ad un valore massimo del 20% delle spese di investimento di cui alle lettere a, b e c della Scheda Progetto previste dall’Allegato 2, che comprendono le Immobilizzazioni Materiali, Immobilizzazioni immateriali strettamente correlate alle esigenze funzionali del progetto ed Opere Murarie (max 20% del progetto di spesa complessivamente ammissibile).
Si attendono ulteriori delucidazioni sulla perizia che certamente verranno indicate tramite le FAQ, ovvero le domande frequenti poste dagli utenti con le risposte di Invitalia.
Chi può redigere la perizia?
Come già indicato la perizia giurata deve essere redatta da un tecnico iscritto ad un Albo o Ordine di riferimento che abbia specifiche competenze congruienti al prodotto e/o servizio che va ad asseverare.
Un esempio per quanto concerne l'ambito tecnologico informatico è quello di un ingegnere iscritto all'Albo del settore informatico. Quindi per tutto ciò che riguarda siti web, APP, software, etc. è necessario rivolgersi ad un ingegnere del settore dell'informazione, come Mirko Tarantelli.
Una domanda che spesso viene formulata è se il fornitore di software, siti web, etc., qualora fosse un ingegnere può redigere la perizia per un parere di congruità come quello descritto in questo finanziamento. La risposta è ovvia, no! Anche se alla data della redazione del presente articolo non è scritto in nessun documento e/o FAQ, chi redige una perizia deve garantire la terzietà rispetto al cliente ed al fornitore. Questo è alla base della deontologia e della professionalità.
Che differenza c'è tra perizia asseverata e giurata?
Una perizia asseverata è un documento a firma di un professionista di solito iscritto ad albo professionale (come ingegneri, medici, avvocati, commercialisti, etc.) che ne attesta la veridicità del contenuto e la correttezza dimostrata nell'adempiere un incarico affidatogli.
Questa perizia può essere redatta in formato digitale (PDF) e firmata digitalmente come ormai accade per la stragrande maggioranza dei casi, dove c'è il deposito telematico. Con questa modalità non solo si "aiuta" il pianeta riducendo il consumo di carta e toner, ma si ha un costo pari a zero per le spese.
La perizia giurata contiene le stesse informazioni ed attestazione di veridicità di quella asseverata, ma viene firmata davanti ad un pubblico ufficiale come un cancelliere o un notaio ed in calce presenta la formula del giuramento di aver fedelmente adempiuto all'incarico al solo scopo di far conoscere la verità.
E' bene precisare che la perizia giurata non solo ha dei costi maggiori dovuti alla stampa, visto che deve essere firmata davanti ad un pubblico ufficiale, ma contiene anche gli onorari aggiuntivi del notaio o le competenze per andare in cancelleria e delle marche da bollo che possono far lievitare i costi, visto che ad esempio a Roma, occorre applicare una marca da bollo da 16 euro ogni 100 righe (tipicamente 4 pagine) e altre da 0,52 euro per ogni foto e/o immagine. Poi se ci sono allegati occorre aggiungere altre marche da bollo.
Ogni bando prevede una formula scelta dall'Ente Erogatore dei finanziamenti ed in questo caso per la concessione del contributo per la Transizione Digitale di Organismi Culturai e Creativi è stata disposta la perizia giurata.
Se hai partecipato all’avviso richiedici un preventivo per la perizia giurata!
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28-01-2023
Autore: Mirko Tarantelli - consulente informatico e SEO - Data Scientist
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