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Voucher Transizione Digitale Camera di Commercio di Roma 2025
Nel Piano Transizione 5.0 rientrano anche i progetti per la digitalizzazione e per l'anno 2025 la Camera di Commercio di Roma ha approvato un piano che permette alle PMI di ricevere contributi a fondo perduto finalizzati all’introduzione ed utilizzo di tecnologie in ambito 4.0.
Il voucher digitale prevede contributi a fondo perduto per attività di consulenza, formazione ed acquisto di beni e servizi strumentali con una agevolazione pari al 70% delle spese ammissibili e fino all’importo massimo di 10.000 euro, ma con una spesa minima da eseguirsi pari a 3.000 euro. Tutti gli importi sono al netto dell’IVA.
Le domande dovranno essere presentate secondo le modalità descritte dalla Camera di Commercio di Roma dalle ore 14:00 del 15 settembre 2025 alle ore 14:00 del 25 settembre 2025. È possibile precaricare la domanda a partire dalle ore 14:00 dell’8 settembre 2025..
Le domande verranno valutate in ordine cronologico di presentazione, quindi chi è interessato dovrà procedere quanto prima a partire dalla data ed orario di inizio. Tutte le domande antecedenti a tale data verranno scartate.
Requisiti e tecnologie
Tra i requisiti previsti nel Bando, gli ambiti di innovazione devono comprendere almeno uno tra quelli inseriti nell’elenco 1 (Tecnologie Principali) con l’eventuale (e quindi non necessaria) aggiunta di uno o più presenti nell’elenco 2 (tecnologie accessorie).
L’elenco dei beni e servizi che permettono l’erogazione del voucher digitalizzazione per le imprese della provincia di Roma è suddiviso in tecnologie principali ed accessorie.
Le Tecnologie Principali sono:
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo-macchina;
- manifattura additiva e stampa 3D;
- prototipazione rapida;
- internet delle cose e delle macchine;
- cloud, high performance computing (HPC) fog e quantum computing;
- soluzioni di cyber security e business continuity;
- big data e analytics;
- intelligenza artificiale;
- blockchain;
- soluzioni tecnologiche perla navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
- simulazione e sistemi cyberfisici;
- integrazione verticale e orizzontale;
- soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
- soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, tecnologie di tracciamento, RFID, barcode, etc);
- sistemi di e-commerce;
- sistemi per lo smart working e il telelavoro;
- soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione del sistema produttivo e di vendita;
- soluzioni tecnologiche per il negozio 4.0 e l’esercizio pubblico 4.0 (vetrina intelligente, sensori di presenza, analisi dei passanti, sistemi di prenotazione evoluta, servizi logistici di prossimità, big data, casse fiscali evolute);
Le Tecnologie accessorie sono:
- sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
- sistemi fintech;
- sistemi EDI, electronic data interchange;
- geolocalizzazione;
- tecnologie per l'in-store customer experience;
- system integration applicata all’automazione dei processi;
- tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
- digital marketing (esclusa la mera promozione commerciale o pubblicitaria);
- connettività banda ultralarga.
Cosa si può acquistare
In primis è possibile acquistare beni e servizi che tra quelli sopra elencati, ma tra le spese non ammissibili sono presenti ad esempio quelle di acquisto di tablet, smartphone, spese di trasporto, vitto ed alloggio, servizi di consulenza specialistica per attività amministrative, aziendali, commerciali o in materia fiscale, spese solamente pubblicitarie su social o Google ADS, servizi di supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge, etc.. Sul Bando sono inserite tutte le spese non ammissibili.
Tra le FAQ (domande frequenti) è indicato che per i servizi di consulenza e formazione è necessario rivolgersi a fornitori dedicati tra cui i Competence center e Digital Innovation Hub, Incubatori Certificati, FABLAB, Start-Up innovative, centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 o ulteriori fornitori come lo Studio Tarantelli che nell’ultimo triennio ha realizzato almeno tre attività tra quelle in cui si richiede il Voucher.
Per quanto concerne invece i fornitori di beni e servizi strumentali non è richiesto alcun requisito particolare e non è presente alcun elenco dedicato.
E' possibile sostenere le spese a partire dal 1 gennaio 2025 con termine al 30 Aprile 2026.
Quali sono le attività erogate dallo Studio Tarantelli
Tra le attività presenti nel Bando nell'elenco 1 che lo Studio Tarantelli può erogare sono sicuramente la consulenza informatica e per la fornitura di servizi quelli inerenti alla progettazione, realizzazione e configurazione di:
- soluzioni di cyber security e business continuity;
- big data e analytics;
- intelligenza artificiale;
- soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l'ottimizzazione della supply chain;
- sistemi di e-commerce;
- sistemi per lo smart working e il telelavoro;
- connettività a Banda Ultralarga;
NOTA: Non possono partecipare al Bando le imprese già beneficiarie di un voucher nell'ambito dei Bandi relativi al Progetto "La doppia transizione: digitale ed ecologica" del triennio 2023-2025 (Bando Voucher Digitali Impresa 4. 0 anno 2023 o anno 2024, Bando Voucher Transizione Energetica anno 2023 o anno 2024, Bando CER 2024).
Perchè è importante eseguire uno studio di fattibilità
Il preventivo redatto su progetti semplici, spesso non richiede alcuna analisi iniziale. Al contrario in progetti di digitalizzazione è spesso necessario eseguire uno studio di fattibilità preliminare, al fine di comprendere non solo gli obiettivi del cliente, ma reperire tutti quei dati che sono fondamentali per progettare e realizzare una soluzione su misura e che risulti funzionale per l'attività in questione.
Pertanto per redigere un preventivo puntuale su molti ambiti richiesti nel Bando Voucher digitale 2025 è necessario eseguire dapprima uno studio di fattibilità, che delinea le soluzioni da utilizzare, le tecnologie, i dimensionamenti, etc..
Nello studio di fattibilità è possibile integrare anche una parte importante dedicata alla ricerca di fornitori di beni e servizi necessari all’innovazione tecnologica per l'acquisto di hardware e software, provider per gli e-commerce, cloud, connettività, etc.
Questa analisi di mercato eseguita da un consulente esperto risolve molteplici problematiche tecniche e riduce le tempistiche di valutazione necessarie al reperimento di prodotti e/o servizi corretti da inserire nel progetto. Ovviamente se la PMI ha propri fornitori, potrà rivolgersi tranquillamente a loro sulla base dello studio di fattibilità eseguito.
Creare un preventivo senza i dati risultanti dallo studio di fattibilità è come andare da un concessionario multimarca e chiedere una qualunque auto, senza sapere il tipo di alimentazione a benzina, gasolio, elettrica o ibrida, se è idonea all'uso, etc.. Lo studio di fattibilità permette di comprendere tutti gli aspetti del progetto, comprese le potenzialità di una PMI e quindi pianificare uno sviluppo digitale grazie al Voucher.
Ha un costo questo studio di fattibilità? Si! L'importo verrà preventivato in base a diversi parametri dipendenti dal progetto digitale da realizzare, dalla sua complessità e da tutti gli aspetti che verranno richiesti allo Studio Tarantelli. Il preventivo che verrà redatto dopo lo studio di fattibilità sarà senza impegno.
Inoltre come descritto nel Bando, per le imprese beneficiarie del Voucher, tale spesa è ammessa tra i costi di consulenza per la transizione al digitale e quindi potrà essere inserita nel totale del computo del progetto di digitalizzazione.
Richiedi un preventivo per uno studio di fattibilità!
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ultima release 03-09-2025
Autore: Mirko Tarantelli - Ingegnere delle Telecomunicazioni - consulente informatico e SEO - Data Scientist
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