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Lo studio di fattibilità: cosa si rischia se non si redige e perchè farlo

studio di fattibilità

Negli ultimi anni c'è una fase della progettazione che non viene spesso eseguita per ridurre costi, tempo, etc. Parliamo dello studio di fattibilità, con riferimento particolare alla realizzazione di un impianto elettronico, come cablaggio strutturato, videosorveglianza, domotica o di un software, ma anche nella SEO (ottimizzazione di siti web per i motori di ricerca) etc..

Ma cosa è uno studio di fattibilità? Nella sua definizione più semplicistica, rappresenta un progetto di fattibilità tecnica ed economica di una idea che si vuole realizzare, la cui analisi viene eseguita ancor prima di essere progettata.

Quindi è una attività di verifica ed analisi ad uno stadio iniziale di qualcosa che si vorrebbe realizzare, sia esso un impianto che un software, consulenza SEO, etc. Ovviamente lo studio di fattibilità viene eseguito anche in altri ambiti dell'ingegneria, ma in questo articolo ci focalizziamo solo su alcuni settori che sono affini ai servizi offerti dal nostro studio.

Perché abbiamo deciso di parlare in questo articolo dello studio di fattibilità? I motivi sono molteplici, ma il principale è il poco utilizzo di analisi di fattibilità nei progetti, sia in ambito pubblico che privato. Proprio per questa carenza, si è rilevato che i lavori a consuntivo hanno avuto costi maggiori o si sono verificati errori che potevano essere previsti e basati su scelte errate, che hanno influito anche sul funzionamento.

I nostri clienti dopo una consulenza iniziale, vengono spesso indirizzati verso uno studio di fattibilità, perché in taluni casi è impossibile eseguire una attività SEO senza conoscere lo stato di fatto, i problemi, le criticità, gli obiettivi, etc.. Così come non è auspicabile eseguire un impianto di videosorveglianza senza un sopralluogo, analisi di ciò che si intende riprendere, valutare le tipologie di connessioni di zona, lo storage, etc.


I problemi sia sugli impianti elettronici che nelle soluzioni informatiche

Con l'avvento dell'appalto integrato, la situazione sembrerebbe peggiorata e pochissime volte si redigono studi di fattibilità, perché spesso le Pubbliche Amministrazioni per semplificare i bandi, non solo indicono un unico appalto omnicomprensivo di progettazione e realizzazione di un'opera, ma sempre di più stilano un capitolato che contiene un elenco di prodotti o servizi, al fine di definire le caratteristiche funzionali desiderate del nuovo impianto, come videosorveglianza IP, domotico, cablaggio strutturato, che sono normati dal D.M. 37/08, in quanto sono impianti elettronici.

Come è stato già indicato in un altro articolo sull'appalto integrato, la scelta di questa semplificazione, spesso porta ad errori e problematiche che non vengono rilevate inizialmente. Al contrario la nomina di un professionista incaricato dall'Ente per la sola progettazione esecutiva inclusa di studio di fattibilità iniziale, offre innanzitutto una garanzia di terzietà rispetto alla ditta esecutrice e relativi brand dei prodotti che verranno utilizzati, etc., ma valuta preventivamente tutta l'opera in scienza e coscienza prima dell'inizio dei lavori.

La medesima considerazione è possibile affermarla anche sulle soluzioni informatiche, come siti web, consulenza SEO, realizzazione di software, etc., che seppur normati da AgID (e non solo) per i requisiti tecnici, funzionali e prestazionali, spesso chi redige i capitolati non ha contezza degli effetti "catastrofici" che si potrebbero avere in termini di sicurezza informatica, privacy, fruibilità, riuso, qualità, etc., senza che venga redatto uno studio da fattibilità di un professionista. Si ricorda che i sistemi informatici possono essere progettati e realizzati dagli ingegneri del settore dell'informazione, che hanno competenze e professionalità per tali attività.

Questo non vuol dire che un funzionario o dirigente (non tecnico) non possa fornire utili e preziosi suggerimenti ai progettisti, visto che vivendo quotidianamente quella realtà, conosce tutte le problematiche del singolo caso, ma la scelta di apparati, tecnologie, soluzioni tecniche, etc., sono necessariamente materia per professionisti, che sono qualificati e titolati per tali analisi, nel rispetto delle normative vigenti.

Anche con l'avvento dei Responsabili per la Transizione al Digitale, la situazione non è migliorata del tutto, visto che in molte piccole PA, il RTD è una figura apicale dell'Ente che non ha competenze tecniche informatiche ed a volte non si fa supportare da un consulente esterno, che risolverebbe tutti questi problemi.

Ovviamente non si vuole generalizzare, perché ci sono PA sensibili all'argomento, che prima di indire dei bandi o prendere decisioni tecniche (che non gli competono), si rivolgono a professionisti esterni titolati e qualificati sia per uno studio di fattibilità che come supporto in ogni problematica, ma l'aumento della burocrazia, delle scadenze e degli adempimenti, porta i dirigenti e funzionari pubblici a voler semplificare e velocizzare ogni procedura di appalto.

Al contrario, le PA più strutturate hanno personale interno qualificato e le scelte passano giustamente per i tecnici incaricati nei vari settori di appartenenza.

Tali considerazioni sono le stesse negli appalti privati, dove spesso il committente sceglie autonomamente i dettagli tecnici di un impianto, senza considerare le norme tecniche, di sicurezza e normative che solo un professionista conosce. Valgono le stesse considerazioni anche per le tecnologie informatiche, dove in ambito privato le problematiche sono amplificate, visto che le normative sono spesso disattese.


Perchè eseguire uno studio di fattibilità

Uno studio di fattibilità ha come obiettivo la valutazione di un progetto per analizzarne tutti i fattori critici e verificarne la probabilità di successo.

L'analisi di un progetto deve essere oggettiva e razionale per determinarne i punti di forza e di debolezza, le potenziali opportunità e criticità, le risorse necessarie per realizzarlo e le prospettive di successo finali. I due criteri che dovrebbero essere sempre considerati nel giudicare la fattibilità di una idea sono sia il costo necessario per realizzare l'opera che il valore atteso, inteso come obiettivo.

La domanda che bisogna porsi nello studio di fattibilità è: "vale la pena eseguire questo progetto"? Se la risposta è affermativa perché basata sulle risultanze dell'analisi eseguita che risolve le problematiche iniziali ed il tutto può essere raggiunto con un costo ragionevole, certamente è giusto realizzare questa idea.

Al contrario se i risultati dello studio portassero all'insuccesso o a problematiche, è necessario valutare se è possibile eseguire scelte diverse o se il progetto è fallimentare. Spesso il bilanciamento di soluzioni diverse può portare ad una congruità, come accade negli impianti elettronici. Un corretto bilanciamento del cablaggio strutturato sia wired che wireless, oppure di soluzioni domotiche strutturate su misura, etc., permettono il successo di una idea, anche in presenza di vincoli architettonici, problemi di connettività, spazi angusti, etc. Anche in campo informatico, l'analisi puntuale delle diverse tecniche utilizzate può rendere conforme una idea progettuale.

In molti studi di fattibilità si pensa solo all'aspetto tecnico e realizzativo e si sottovaluta tutto ciò che invece è derivante dalla migliore soluzione adottabile per quel problema. Lo stato dell'arte e l'analisi delle diverse tecnologie permettono di raggiungere i migliori risultati e questi vanno analizzati tutti col giusto peso.


Conclusioni

L'obiettivo di questo breve articolo è quello di sensibilizzare sia il personale pubblico che privato a contattare un professionista per redigere uno studio di fattibilità prima di iniziare qualsiasi lavoro, al fine di verificare concretamente e fattivamente una idea da progettare e realizzare.

La mancanza di una fase così importante, può portare a grandi errori che, se non valutati opportunamente provocherebbero l'insuccesso del progetto o a malfunzionamenti, con il conseguente spreco di denaro e soprattutto alla mancata risoluzione di un problema o in molti casi all'adattamento di ciò che si è realizzato ex-novo.

Ricorrere a professionisti ingegneri nei vari settori di appartenenza è consigliabile al fine di supportare il committente nella realizzazione di un progetto conforme alle normative vigenti ed allo stato dell'arte.



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01-03-2024

Autore: Mirko Tarantelli - ingegnere delle telecomunicazioni - consulente informatico e SEO - Data Scientist

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