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Guida con cellulare: come dimostrare il suo utilizzo in caso di sanzione o incidente

guida con cellulare

Il Codice della Strada disciplina le condizioni di guida con il cellulare ed il recente aggiornamento normativo prossimo all'approvazione renderà giustamente più pesanti le pene contro chi utilizza lo smartphone mentre è alla guida di un'auto o moto.

In questo articolo vedremo come verificare in caso di sanzione o incidente che in quel momento si utilizzava (o meno) durante la guida il cellulare e se era collegato ad un auricolare bluetooth o un apparato vivavoce del veicolo.

Ad oggi la guida con il cellulare è disciplinata dall'art. 173 comma 2 del Codice Della Strada che indica: "E' vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici (smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l'allontanamento delle mani dal volante) … E' consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purchè il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani."

L'unica metodologia che permette di accertare se un dispositivo era in un certo momento collegato o meno ad un dispositivo vivavoce o ad un auricolare bluetooth è quello della perizia informatica forense.


La procedura operativa

L'analisi forense di uno smartphone ha l'obiettivo di acquisire il dispositivo con una precisa metodologia utilizzabile in giudizio e successivamente dopo una accurata indagine rispondere ad alcuni quesiti utili per acclarare o meno un fatto, il cui risultato è oggettivo ed inequivocabile.

Infatti eseguendo una acquisizione con strumenti di informatica forense che mantengono integri i dati durante le fasi per la raccolta di prove digitali, è possibile copiare in maniera conforme un telefono su un supporto di memoria, che successivamente viene analizzato da un esperto consulente per estrapolare i dati utili alle indagini.

Le fasi operative da seguire sono:

  1. acquisizione forense del cellulare eseguita con apposita strumentazione che garantisca la genuinità della prova;
  2. analisi dei dati ed individuazione di quelli utili alle indagini per rilevare o meno l'uso dello smartphone durante la guida, se era in corso una telefonata, con quale supporto il guidatore ascoltava l'audio e tanti altri dettagli;
  3. estrapolazione dei dati rilevati;
  4. stesura di una relazione tecnica con risposta ai quesiti allegando i risultati;

Perché è utile una analisi del cellulare?

I reati contestati possono essere sia in ambito civile che penale e l'analisi dei dispositivi è sempre più richiesta perché è l'unica metodologia oggettiva per provare o meno in maniera certa se una persona durante la guida utilizzava o meno il cellulare.

Al di là della sanzione amministrativa che verrà certamente aggiornata con le nuove norme del Codice della Strada, sono previste sospensioni della patente, riduzione dei punti, ma si può arrivare a reati ben più gravi in casi di incidente, con risarcimenti cospicui alle parti lese.

Tra le tante indagini che si possono effettuare, è anche possibile provare se in quel frangente si stavano inviando dei messaggi WhatsAPP o navigando su web o sui social network, si scattavano fotografie, etc..

I risultati possono essere rafforzati anche con l'analisi dei tabulati telefonici, della posizione GPS e tanto altro.

La verifica in caso di incidente è utile sia alle parti coinvolte nel sinistro, ma anche alle assicurazioni, che prima di sborsare l'eventuale indennizzo possono verificare se il conducente era alla guida con il cellulare ed eventualmente non saldare il proprio assistito o contestare in via stragiudiziale o giudiziale il risarcimento o scegliere se per alcuni clienti sono previste franchigie differenti, esercitare una rivalsa, etc.


Conclusioni

Come sopra indicato, l'analisi forense di un cellulare permette di verificare in maniera inequivocabile se una persona era o meno alla guida mentre utilizzava un cellulare o si trovava al telefono con auricolari bluetooth o sistemi vivavoce.

Le parti in causa possono essere molteplici, da chi è stato oggetto della sanzione, a chi è stato vittima o ha partecipato in un incidente, etc. Il ricorso alla giustizia è sempre più frequente e la complessità può essere risolta solo in ambito tecnico con l'analisi forense.

Il consiglio è quello di eseguire una prima consulenza per verificare la fattibilità del caso e comprendere il modus operandi corretto per l'acquisizione del cellulare e rilevare i dati utili alle indagini. Spesso è necessario rivolgersi ad un CTP (consulente tecnico di parte) in informatica forense che possa aiutare nelle indagini ed indirizzare l'iter verso una soluzione oggettiva e supportare i legali nella difesa.



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03-04-2024

Autore: Mirko Tarantelli - ingegnere delle telecomunicazioni - consulente informatico e SEO - Data Scientist

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