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Perché il tuo sito deve avere una PWA (Progressive Web App)
PWA è l’acronimo di Progressive Web App, ovvero applicazioni web progressive che rappresentano soluzioni “ibride” tra pagine web ed APP.
Il termine PWA è stato inventato da Google e le sue funzionalità permettono di sfruttare contenuti pubblicati su siti web che possono essere scaricati come una applicazione sullo smartphone o tablet, così da avere comodamente un contenuto direttamente sullo schermo del proprio dispositivo mobile senza dover accedere al relativo sito web.
Questa soluzione è disponibile da qualche anno ma nell’ultimo periodo stanno soppiantando sempre più le APP native, che sono quelle che tutti quanti scarichiamo dagli Apple Store per gli iPhone o Google Play per i dispositivi Android.
In questo articolo vedremo i vantaggi e svantaggi di avere una Progressive Web App e perché per molti siti web è importante averla. Se hai un blog o un e-commerce può esserti sicuramente utile!
Differenze di costi
Al contrario di quasi tutti gli articoli pubblicati in questo sito web dove si evidenzia prima l’aspetto tecnico congiuntamente ad i vantaggi o svantaggi di una tecnologia, in questo caso vogliamo iniziare valutando dapprima i costi che una Progressive Web App ha rispetto ad una classica Applicazione nativa.
I costi per una PWA sono bassissimi rispetto ad una app nativa, visto che è necessario solamente valutare il sito web ed alcune caratteristiche di seguito descritte per trasformarlo in una App progressiva.
Quindi al contrario delle APP native che necessitano di costi annuali per essere presenti negli APPLE Store o PLAY Store, per le PWA non è necessario questo costo fisso.
Una App nativa se non è presente negli store, non viene praticamente utilizzata dagli utenti e quindi non è possibile scaricarla ed utilizzarla.
Al contrario una PWA si sponsorizza anche tramite social o sito web, riducendo considerevolmente tutti i costi, quindi può utilizzarla chiunque senza essere presenti negli store a pagamento.
Nelle strategie di marketing è quindi molto più semplice delineare una soluzione che risulta sicuramente più economica e vantaggiosa nel breve e medio periodo.
Un altro aspetto importante sui costi che gravano su una App nativa è la riduzione del ricavo corrispondente alle vendite considerando le commissioni e le pubblicità degli store.
E’ bene considerare inoltre che occorrono 2 APP native, visto che le piattaforme principali sono Apple ed Android? Quindi occorrerà realizzare due applicazioni e non una! A questo va aggiunto il costo perle successive modifiche ed aggiornamenti di entrambe.
Avete mai pensato di avere una applicazione posizionata sui motori di ricerca? Ebbene una PWA può essere posizionata e quindi giovare di questo vantaggio per la visibilità e se si è consigliati da un SEO, potreste avere una applicazione presente nelle ricerche organiche e quindi gratuite.
Cosa ne pensate allora, è ancora vantaggioso realizzare e spendere per una App nativa o conviene pensare ad una PWA?
Fino a pochi anni fa per avere una applicazione era necessario investire diverse migliaia di euro a seconda del tipo di APP da realizzare. Oggi invece con qualche centinaio di euro si riesce ad avere una applicazione veloce, sicura e funzionale per tutti i dispositivi!
Cosa deve avere una Web App
Per poter disporre del proprio sito web di una PWA, è necessario che abbia sia un protocollo SSL nel dominio, i cui vantaggi abbiamo già parlato in questo sito riguardo l’HTTPS e di una grafica responsive, ovvero che è correttamente visibile su tutti i dispositivi mobili.
Con solo queste due caratteristiche, ogni sito web può essere dotato di una applicazione web.
A questo punto il consiglio è di rivolgersi ad un professionista del web come lo Studio Tarantelli, che potrà predisporre il vostro sito web di tutti i files necessari alla creazione della PWA, come il manifest.json e procedere alla creazione del Service Worker, senza dimenticare immagini e loghi necessari per la compatibilità con tutti i browser.
Una volta configurato tutto all’interno del server del vostro provider, sarà necessario eseguire alcuni test di funzionalità e compatibilità.
Poiché molti siti web ad oggi sono realizzati con CMS come Wordpress o Drupal o Magento, etc, è possibile anche utilizzare plugin già predisposti, ma può capitare che questi risultino incompatibili con il vostro tema e quindi le attività dovranno essere svolte “a mano” mediante il codice.
Vantaggi e svantaggi
Oltre ai vantaggi economici già citati precedentemente, una PWA gode di altre peculiarità tecniche e di sicurezza di non poco conto che la rendono preferibile ad una applicazione nativa.
- Innanzitutto partiamo proprio dagli aspetti di sicurezza. Una PWA necessita come sopra indicato di un sito web che abbia un protocollo SSL, quindi è utilizzabile solo se si dispone del HTTPS, ovvero del Hyper Text Trasfer Protocol Secure, che garantisce l’integrità e la riservatezza dei dati scambiati.
Questa caratteristica non è presente per le APP native e quindi le PWA risultano sicuramente più sicure. - Aggiornamenti costanti. Una PWA non necessita di scaricare continuamente gli aggiornamenti, perché ogni volta che ci si collega all’applicazione e si è collegati ad internet sia con connessione wireless che mobile, si hanno sempre i dati aggiornati, al contrario delle applicazioni native che necessitano di frequenti upgrade dagli store che se mancanti potrebbero provocare malfunzionamenti per problemi di compatibilità o dati “non freschi” perché non allineati con quelli attuali.
- Possibilità di pubblicizzare l’Applicazione. Abbiamo già parlato di questo vantaggio che rientra sotto molti aspetti in quello dei costi, ma avere la possibilità di promuovere una soluzione su social, web, etc è sicuramente importante, considerando anche l’aspetto SEO del progetto PWA che permette di posizionare una applicazione sui motori di ricerca e quindi renderla fruibile più facilmente.
- Ci sono altri vantaggi, come la consultazione offline, velocità di navigazione, minore spazio di memoria rispetto alle app native, etc.
L’unico svantaggio che a nostro avviso ha attualmente una PWA rispetto ad una APP nativa è la minore integrazione per chi utilizza vecchi dispositivi della APPLE, visto che per i vecchi browser dell’iPhone non è possibile salvare l’applicazione sul telefono. Questo ovviamente è valido solo per i vecchi iOS fino alla versione 11.3 e quindi con il passare del tempo e con l’avvento già dei nuovi dispositivi verrà superato, considerando che l’azienda di Cupertino ha tutto l’interesse a partecipare a questa nuova tecnologia.
Ricordiamo che le PWA sono state ideate da Google e quindi tutti i dispositivi Android sono conformi all’utilizzo.
Come si installa una PWA
Una Progressive Web App è installabile in maniera molto semplice, basta aprire con il proprio browser mobile la pagina web associata e verrà mostrato sul display la dicitura: ”Aggiungi (nome pagina) alla schermata Home”.
Nella dicitura “nome pagina” possiamo inserire il nome scelto all’applicazione e quindi personalizzarlo.
Confermando questa azione, si installerà sul proprio dispositivo l’applicazione e sarà possibile utilizzarla come una normale APP nativa.
Ad oggi sono moltissime le società che hanno già scelto di utilizzare le PWA, tra queste ci sono Google Drive, Pinterest, Trivago, Forbes, Uber, etc.
Lo Studio Tarantelli ha già adottato questa soluzione per molti siti web ed uno di questi che ha giovato di questa tecnologia è Vino Italiano Certificato, una soluzione tecnologica dedicata all’anticontraffazione del vino che permette di verificare se una bottiglia è originale o meno direttamente dal sito o appunto mediante la web app realizzata.
In questa maniera abbiamo la garanzia che la verifica avvenga su un sito che risulta dotato di HTTPS, responsive e che ogni aggiornamento sia presente online, senza doversi preoccupare di scaricare eventuali upgrade previsti per le applicazioni native.
Se hai un sito web e desideri avere una consulenza per capire fattibilità e costi dell’adozione di una PWA, inviaci una email con tutti i dettagli e saremo lieti di strutturare questa nuova soluzione per il tuo business online.
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26-02-2020
Autore: Mirko Tarantelli - consulente informatico e SEO - Data Scientist
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