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Come difendersi dai finti enti che offrono certificazione di qualità per le aziende

Come tutelarsi dai finti certificati di qualitàInternet è una fonte inesauribile di informazioni e di proliferare di aziende online, tra le quali oltre le tantissime imprese serie che quotidianamente lavorano con qualità per offrire servizi e vendere prodotti definiti del "made in Italy" o eccellenze del bel Paese, nostrane o italiane, e che per il reparto alimentare vengono protetti da marchi di qualità come DOP, IGP, e tanti altri.
Purtroppo nella miriade di queste imprese serie, sono presenti "mele marce" che approfittano di tutte queste sigle e consorzi, per spacciarsi per ulteriori marchi di qualità, o enti certificatori che spesso sono sconosciuti, e non rilasciano le certificazioni riconosciute a livello mondiale come quelle ISO, EN, UNI, IMQ, DOP, IGP, etc., che rappresentano quelle reali.


Come avviene l’iter della (presunta) certificazione

Questi falsi enti certificatori utilizzano come mezzo di comunicazione preferibilmente le e-mail o il telefono, richiedendo una affiliazione o partecipazione a programmi a pagamento, dopo (a loro detta) essere stati accuratamente prescelti e per il quale è stato necessario superare una fase di verifica preliminare, che ha valutato dei requisiti.

Non ci si lasci trarre in inganno da tale procedura, perché tutti quanti saranno accettati e terminata questa fase si viene invitati all'iscrizione pagando una piccola quota di circa 200-300 euro all'anno, sottoscrivendo un contratto, che spesso si rinnova tacitamente.

Accettata la proposta, si è così presenti nell'elenco dei "privilegiati" di queste associazioni, il quale oltre a ricevere alcuni servizi di dubbia utilità, si avrà il tanto sospirato logo di qualità da apporre sul nostro sito web, con tanto di link in uscita verso il loro!

Ora si vuole indicare un particolare tecnico importante sui link. Il collegamento tra due siti web tramite link può sembrare una cosa semplice ed "indolore", ma non è sempre così! Infatti i "tecnici del web" come lo scrivente che conoscono bene le potenzialità dei famosi backlink valutano attentamento questa pratica, perchè un link può portare vantaggi o svantaggi. Visto che questo argomento è complesso da poter essere illustrato con poche righe, si suggerisce comunque di utilizzare il "rel=nofollow". Chiedete al vs. webmaster o SEO. Per i curiosi si consiglia la lettura dalle Linee Guida di Google contro lo schema di link!

Ma al di là degli aspetti tecnici da SEO, quello che si vuole rimarcare in questo articolo è il modo di "accaparrare" le persone per offrire un certificato di qualità.


Un esempio di un caso reale

Anche lo scrivente in passato è stato chiamato da una di queste aziende certificatrici di qualità di prodotti italiani per un portale enogastronomico creato e dalla loro mail si evinceva tutto quanto sopra descritto, della selezione, all'idoneità a questa certificazione, etc.

Chi ha chiamato ha illustrato anche tutti i vantaggi, tra cui la presenza in un loro motore di ricerca, la possibilità di avere alta visibilità tra le x-mila visite che sono certificate da Google Analytics, il famoso logo da applicare nel mio sito web e la possibilità di fregiarsi di un certificato di qualità molto vantaggioso, etc.

Purtroppo come si dice a Roma, "sono cascati male" e dopo aver indicato che è stato contattato uno studio di ingegneria e da professionisti del settore web rispettiamo le regole e norme di qualità dei motori come Google, hanno ritrattato il loro discorso ed hanno chiuso frettolosamente la comunicazione.

Immediatamente sono stati avvisati tutti i clienti ed amici, ma purtroppo alcuni erano stati già accaparrati anche con il "porta a porta". Si è inoltre constatato che nonostante alcuni di loro era rimasto iscritto per alcuni anni, non hanno avuto alcun vantaggio da questa certificazione di qualità, ma hanno solo sborsato del denaro inutilmente! Tra l'altro avendo anche il tacito rinnovo c'è chi si è dimenticato di inviare loro la disdetta nei tempi indicati nel contratto e si sono ritrovati loro malgrado a rinnovare per un ulteriore anno.


Come tutelarsi da questi falsi marchi

Innanzitutto per chi usa il computer è facile verificare tali società, perché basta mettere il nome dell'azienda certificatrice sui motori di ricerca e constatarne l'attendibilità di questa "certificazione". Ovviamente è bene prestare attenzione alle recensioni che possono risultare "manipolabili". Anche i dati vanno interpretati e letti correttamente.

Per chi non usa il PC, basta rivolgersi al proprio consulente commerciale o alle associazioni di categoria.

Altro punto fondamentale: tutti i marchi di qualità sono erogati da enti istituzionali e pertanto occorre iscriversi personalmente e non si viene contattati con una richiesta di affiliazione.

Di eccellenze di qualità e prodotti made in Italy ce ne sono tanti, ma tali identificazioni sono recensite mediante marchi di qualità come quelli su citati, pertanto diffidare dalle imitazioni e sigle simili.

Infine per il sito web avere un logo di qualità non garantisce nulla, non fa la differenza nei confronti dei motori di ricerca, che premiano la qualità, i contenuti e non l'appartenenza in una presunta lista di aziende.

Se pensi di essere stato ingannato o truffato invia una richiesta a questo modulo e-consumer e AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).

Di professionisti che realizzano siti web di qualità ce ne sono tanti, basta affidarsi a loro per avere riscontro dai clienti e venire premiati con l’acquisto di servizi e prodotti.



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Ultima release: 15-05-2023

Autore: Mirko Tarantelli - consulente informatico e SEO - Data Scientist

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